Ci sono due tipi di agenzie creative e sono entrambe deleterie per i tuoi affari:
- quelle dove ci sono gli artisti
- quelle dove ci sono quelli che si credono artisti
Nel primo caso ci sono ragazzi fra i 20 e 30 anni, con la barba, gli occhiali e una maglietta con una frase che dovrebbe essere simpatica. Hanno studiato all’accademia di belle arti, vorrebbero andare all’estero eppure sono ancora qui e con sofferenza rimangono in italia, ripiegando sul mestiere di grafico anche se avrebbero voluto passare la vita a fare disegnetti. Non sono cattivi, ma tu per loro sei il ripiego, il secondo lavoro che alimenta la loro vera passione. Cederanno a malincuore a qualsiasi tua richiesta e tu con un logo sbagliato fra le mani penserai che sì, hai pagato poco ma in fondo hai fatto tutto tu.
Nel secondo caso invece si tratta dell’agenzia creativa tipica, quella dei architetti riciclati, dei fuffa designer, del “facciamo la campagna viral guerrilla social col logo al contrario! dai che figo!”. Ecco loro sono il male assoluto. Hanno fatto il master in fashion design all’università e pensano che l’originalità sia tutto quello di cui si deve tenere conto per fare un logo. Il problema è che anche le agenzie importanti sono piene di questi soggetti. Basti pensare alla disastrosa campagna Enel della Saatchi&Saatchi, dove da #guerrieri si è passati subito a #coglioni. Letteralmente.
Quando dunque devi scegliere a chi rivolgerti per sviluppare il visual della tua azienda, fai caso a questi particolari:
- l’agenzia si definisce giovane, smart, dinamica e afferma che ciò che li guida sono le idee
- hanno un sito con un filmato che ci mette ore a caricarsi
- sul sito non trovi il form di contatto
- sono specializzati in servizi integrati dal seo ai portachiavi
- l’agenzia ha un nome spiritosissimo scelto dopo ore di spossante brainstorming come Al3menti (perchè siamo 3 creativi) o Pooglia (perchè abbiamo la sede a Barletta)
Se le persone a cui ti sei rivolto ricadono in una delle affermazioni precedenti, siete di fronte ad un’agenzia creativa in cerca dell’idea fantasiosa da sperimentare sulla vostra azienda. Magari andrà tutto bene o magari vi ritroverete con un logo che sembra figo ma che nessuno è in grado di ricordare una volta distolto lo sguardo.
Sicuri di voler correre questo rischio?