“L’abito non fa il monaco, ma aiuta a riconoscerlo”
Molto probabilmente avrai sentito questo modo di dire. Ma voglio farti capire cosa significa esattamente e perché è fondamentale per la sopravvivenza del tuo brand.
Alla lettera, vuol dire che se una persona indossa un saio marrone con un cordone in vita sei immediatamente portato a pensare che quella persona appartenga a un ordine religioso.
Non è poi detto che la condotta del tizio in questione sia quella esemplare di un frate francescano… ma la nostra mente immediatamente fa questa associazione a prescindere.
Saio e cordone = monaco
La seconda parte del detto ci aiuta a specificare il messaggio. “Aiuta a riconoscerlo”.
L’abito è quindi il simbolo con cui il monaco si differenzia.
Se sei sulla cima del Duomo di Milano e guardi la folla che cammina in piazza e devi individuare un monaco, cosa cercherai con il tuo sguardo?
Un uomo con saio e cordone. In una folla di gente comune, l’unico elemento che lo rende riconoscibile è proprio l’abito.
Ma così come l’abito non fa il monaco, ma aiuta a riconoscerlo…
…il logo della tua azienda non fa il brand, ma aiuta a riconoscerlo!
Provo a farti un esempio per capire meglio.
Immagina di avere davanti a te due uomini sulla quarantina.
Uno di loro indossa un camice bianco e uno stetoscopio.
(Lo stetoscopio è quella collana nera di gomma sempre al collo del medico. Quel “coso” gelido che almeno una volta hai sentito poggiarsi sulla schiena, accompagnato alle parole «fammi un bel respiro»)
Il secondo uomo indossa dei jeans strappati all’altezza del ginocchio decorati con qualche goccia di unto nero, una canotta che un tempo era bianca e che ora ha portato alla resa anche le casalinghe pluripremiate della categoria scioglitrice di macchie.
Chi dei due è il medico?
A meno che tu non sia arrivato oggi su questo pianeta, immagino che ti sentiresti molto più tranquillo nel rispondere che il medico è il primo.
Lo riconosci proprio dal camice bianco e dallo stetoscopio attorno al collo.
Il medico potrebbe anche essere l’altro tizio, quello che sembra uscito dal reality “Meccanico per un giorno”, mentre quello col camice potrebbe essere un attore o un impostore.
Non lo sapremo mai.
Ma una cosa è certa: per la nostra mente la risposta è chiara.
L’associazione è istantanea.
Non ha niente a che vedere con la realtà.
Certo, in questo contesto possiamo fare più attenzione e analizzare altri dettagli se ci aspettiamo che la domanda “chi dei due è il dottore” sia un trabocchetto…
Ma qui già stiamo iniziando a parlare di ragionamenti.
L’associazione nella nostra testa avviene molto prima che il tuo cervello riesca a formulare una valutazione razionale
La prima impressione si crea senza che tu abbia avuto il tempo di fare qualsiasi ragionamento o supposizione.
La mente funziona così.
Non è la realtà a comandare, ma la percezione.
Nella mente delle persone esiste l’associazione
Camice e stetoscopio = medico
Ed è un’associazione indistruttibile.
Parlando di prime impressioni, la stessa cosa vale per la tua azienda.
Secondo la ricerca condotta dagli psicologi Janine Willis e Alexander Todorov, raccolti nell’articolo First Impressions del July Issue of Psychological Science, un decimo di secondo è quanto serve al nostro cervello per crearsi la prima impressione di una persona sconosciuta.
La prima impressione la dà l’abito.
Il logo è l’abito della tua azienda
La cosa molto più preoccupante di questa ricerca è che la prima impressione che susciti nella mente dei tuoi clienti, a prescindere da quanto tu riesca a fare bene tutto il resto, potrebbe NON cambiare mai.
Per questo ho preparato per te una breve guida per farti capire cosa vuol dire per la tua azienda giocarsi male i primi secondi.
Come giocarti bene i primi secondi ed evitare che un “abito sbagliato” condanni la tua impresa al fallimento
Immagina un potenziale cliente che si imbatte per la prima volta in assoluto nella tua azienda o nella tua attività.
- Come puoi presentarti e giocarti da Dio i secondi iniziali?
- Da cosa dipende se il tuo cliente ti sceglie o meno?
- Come puoi influenzare in modo definitivo la percezione che il tuo cliente avrà di te, anche in futuro?
Solitamente, nei primi secondi di una presentazione importante siamo occupati a pensare come porgere una solida stretta di mano che esprima fiducia e sicurezza o a dire il nostro nome in modo chiaro e forte.
Ma prima ancora di tutto questo, c’è una cosa a cui presti la massima cura: il tuo aspetto esteriore.
Con il tuo abito vuoi comunicare qualcosa: sofisticatezza, eleganza, potere o ricchezza…
Per la tua azienda vale lo stesso discorso!
Il tuo logo deve comunicare in modo inequivocabile il tuo posizionamento.
Deve fare il lavoro sporco di persuasione ancora prima del momento in cui i tuoi materiali di marketing stringeranno la mano del tuoi cliente, sorridendogli e dicendo «ciao, mi chiamo…» e «mi occupo di…».
Il tuo logo è il diretto responsabile della prima impressione che genererai nella mente dei tuoi clienti.
Prova a immaginare cosa succederebbe se, per assurdo, ti presentassi da un tuo cliente vestito come un barbone.
Hai una giacca con più fori del Leerdammer, la barba di Gandalf e diffondi un delicato aroma di calzini sudati con retrogusto di casu marzu che provoca nei tuoi interlocutori un’anestesia semipermanente dell’apparto olfattivo.
Metto la mano sul fuoco che, per quanto sia forte la tua offerta, farai una fatica della madonna a portare a casa anche una sola vendita
Ok, se sei bravo potresti anche riuscire a chiudere un contratto prima o poi, ma per farlo ti toccherà sudare sette camicie più del necessario, partendo da una situazione di netto svantaggio.
Ma perché allora non pensi a come il tuo logo si presenta agli occhi di un nuovo cliente? Perché non ti occupi di quella prima, indelebile, impressione?
Ignorare l’importanza di un logo che vende, non fa altro che rendere più lunga e complicata ogni tua trattativa.
Hai presente quella scena cliché in cui c’è un tizio che ha un malore al ristorante qualcuno ad un certo punto urla «c’è un medico in sala?»
Se il tizio pelato della foto con tatuaggi, jeans e canotta rosse fosse un medico, si avvicinasse sicuramente dovrebbe perdere secondi preziosi a convincere gli astanti che lui è davvero un medico.
Addirittura potrebbe dover rovistare nel portafoglio ed esibire qualche documento che lo attesti.
Quei secondo preziosi sprecati, che potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte dell’uomo steso a terra, non sarebbero stati necessari se avesse avuto “l’aspetto” di un medico (o almeno non quello di un biker appena evaso di galera).
Quelle frasi in più rappresentano il lavoro in più di convincimento che devi fare quando ti giochi male i primi istanti.
Il paziente che muore sul pavimento del ristorante mentre cerchi di far capire che non sei del tutto inaffidabile è la tua trattativa di vendita, che sta per tirare le cuoia.
La sua precoce dipartita è una diretta conseguenza di un logo che non aiuta a comunicare il tuo posizionamento e il tuo brand
Il tuo logo dovrebbe comunicare visivamente al tuo cliente chi sei e in cosa ti differenzi.
Da lì in avanti sarà compito tuo portare avanti la trattativa, ma almeno non sarai costretto a doverla iniziare da una posizione di svantaggio.
È il caso di Giuseppe Tringali, il guerriero delle muffe.
Giuseppe ha creato il brand “Basta Muffa”, il trattamento su misura per combattere la muffa nella tua casa. Abbiamo pensato di creare un logo mascotte (che Giuseppe ha chiamato “Smuffy”) della “povera muffa” arrabbiata di doversene andare via “per colpa” dei trattamenti BastaMuffa.
Giuseppe ha saputo sfruttare il suo logo davvero in modo straordinario all’interno dei suoi materiali di marketing e gli straordinari risultati che sta raccogliendo sono il simbolo di questo successo.
Ma non voglio mettergli le parole in bocca. Lascio che sia lui a parlare per spiegarti il lavoro che ho fatto per lui e cosa volevamo comunicare con il suo logo.
“Dopo una pessima esperienza con la creazione di un logo per un mio brand, non avrei mai pensato che sarei tornato sul luogo del delitto.
Prima di conoscere Patrizia, avevo sottovalutato l’importanza di un logo ben fatto nel comunicare il posizionamento di un’azienda.
Come ho scritto sopra, la prima volta che ho fatto fare un logo ho cercato su Google, trovato un sito che per una modica cifra mi ha fatto compilare un questionario di una decina di domande dove mi si chiedeva di scegliere delle forme, indicare aspetti da risaltare…e poi boh.
Non ho mai parlato con nessuno, a parte che con una segretaria.
Mi presentano un logo strano. Pensando di trovarmi con dei creativi in gamba, pago ma rimango un po’ perplesso.
Morale della favola, dopo meno di un anno ho cestinato questo progetto, logo compreso.
Quando ho avuto nuovamente l’opportunità di lanciare un nuovo progetto, questa volta di altissimo livello e della massima importanza, non ho fatto una ricerca su Google.
Ho osservato l’immagine di alcune aziende di imprenditori amici e molti avevano un aspetto in comune: il logo.
Non si trattava del solito logo astratto frutto del solito creativo scappato da qualche agenzia grafica.
Quei loghi esprimevano in maniera semplice e chiara l’essenza dell’azienda.
E così ho scoperto Powerlogo e Patrizia Parca.
Dopo aver preso coraggio, sapendo che aveva lavorato per progetti di aziende top, ho richiesto un contatto e Patrizia mi ha risposto subito, fuori orario e senza dover passare per intermediari.
Durante il nostro colloquio telefonico mi ha letteralmente fatto un interrogatorio per capire ogni aspetto della nostra azienda e trovare il nostro fattore differenziante.
La faccio breve: dopo 2 settimane mi ha inviato un vero e proprio dossier riguardo la comunicazione nel mio settore (vendo trattamenti antimuffa) e tre proposte di logo ben argomentate. Insomma si è studiata tutto quello che c’era da sapere, concorrenza compresa.
Da quel giorno il logo di Patrizia è diventato il pilastro su cui è costruita la nostra azienda, il nostro sito, il nostro blog, i biglietti da visita, la carta intestata, il punto vendita e persino i colori dello showroom.
Insomma per noi è stata davvero una rivoluzione e non potrò mai smettere di ringraziare Patrizia per aver creato un logo che ci contraddistingue e una carinissima mascotte che è entrata immediatamente nei cuori dei clienti
Ogni mia richiesta è stata esaudita, oltre ogni mia aspettativa.
Se hai dubbi e ci stai ancora pensando, contattami in privato che ti spiego un paio di cose…
Grazie ancora Patrizia e spero di collaborare nuovamente con lei in futuro!”
Vuoi anche tu un logo che fissi il tuo brand in un solo istante nella mente dei tuoi clienti e ti aiuti a vincere ogni trattativa, partendo da un punto di forza?
Se questa è la strada che hai scelto, hai una sola opzione davanti a te e si chiama Powerlogo: la prima e unica agenzia di Visual Branding che aiuta gli imprenditori che non possono permettersi di sprecare milioni di euro in pubblicità a sviluppare loghi e grafiche che aiutano a vendere di più e più facilmente.
Se vuoi che il tuo logo ti aiuti a spiegare il tuo brand positioning in un istante…
Se sei stufo di perdere frotte di clienti perché il tuo logo astratto li respinge…
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